La Chiesa rurale di San Giorgio

Recuperare la conoscenza del nostro passato, in tutti i suoi aspetti, è uno degli obiettivi della nostra associazione. Un passato la cui ricchezza non va dimenticata, anzi recuperata e valorizzata. Anche se molto è andato distrutto o disperso, restano ancora tracce che ci permettono di conoscere la storia e il patrimonio locale. E’ il caso della antica Chiesa di San Giorgio, fatta costruire da Carlo Gambacorta di Giovanni nel 1522 e caduta in rovina tra il 1622 e il 1632. Essa sorgeva fuori dalle mura nei luoghi ove è l’attuale Chiesa di San Francesco.Di essa ci restano comunque due testimonianze molto significative: un dipinto e un portale.

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Il dipinto si trova attualmente nella Chiesa di Santa Croce ed è il “San Giorgio che uccide il drago”. L’opera fu commissionata a Giovan Bernardino Azzolino da Andrea Gambacorta, Marchese di Celenza dal 1598 al 1634. Dopo il crollo della chiesa il il dipinto fu prima trasferito nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie e successivamente, nel 1838, trasportato nella Chiesa di Santa Croce e qui murato sopra la porta maggiore.

Il portale, invece, è quello presente alla sinistra dell’ingresso della locale Caserma dei Carabinieri (ex Monastero di Santa Maria delle Grazie). Travagliata è la sua storia! Caduta la Chiesa di San Giorgio il portale fu trasportato e murato nell’antico convento di San Francesco (nei pressi del Santuario della Madonna delle Grazie. Nel 1704, caduto il convento, il portale fu portato a Celenza  e usato per la Cappella delle carceri, sempre nell’ex Monastero di Santa Maria delle Grazie. Successivamente, con i lavori di rifacimento dell’edificio, murato nella posizione attuale.

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Il portale reca nell’architrave una scritta in latino che non lascia dubbi sulla sua identificazione:

” Carlo Gambacorta, a ricordo della sua professione, come chi esercitò il dovere militare non inglorioso, eresse questa Chiesa a San Giorgio, protettore dei forti cavalieri, qui dove era stato coltivato un orto, nell’anno del Signore 1522″

Stefano Gesualdi