La Certosa di Trisulti, la Cattedrale di Anagni e la Cripta di San Magno ci aspettano

Cosa vedremo il 16 aprile prossimo?

 

La Certosa di Trisulti

La Certosa di Trisulti risale agli inizi del 1200, quando papa Innocenzo III assegnò ai Certosini della primitiva abbazia benedettina fondata da san Domenico di Sora poco prima dell’anno Mille, a poca distanza dall’attuale complesso. Due secoli dopo, nel 1204, venne costruita l’attuale Certosa, con al centro la chiesa di San Bartolomeo consacrata nel 1211, di cui si conserva il leone proveniente dall’originario protiro, oggi posto sulla cordonata di fronte al cosiddetto palazzo di Innocenzo III, nei cui ambienti medievali è oggi la Biblioteca Nazionale della Certosa.

Tra gli edifici spicca la Farmacia settecentesca che testimonia l’attività principale della Certosa fino in epoca moderna, relativa alla produzione di medicamenti e liquori. Di fronte all’ingresso è il giardino all’italiana, decorato con forme animali, dove si conservano erbe medicinali usate per l’attività farmaceutica dei monaci, oggi restituito al suo originario aspetto. L’interno conserva l’arredo ottocentesco, le vetrine con vasi da farmacia e gli armadi contenenti le scatole per le erbe. Nell’ingresso e nel salotto di attesa rifulgeva raffinata decorazione del pittore napoletano Filippo Balbi, che rappresentò in suggestivi trompe-l’oeil il monaco responsabile della farmacia intorno al 1857, Benedetto Ricciardi, preziose nature morte, animali, figure caricaturali di popolani raffigurati con vivido realismo e secondo complesse simbologie alchemiche cui alludono numerose iscrizioni con motti.

Nella grande corte, dove domina la fontana settecentesca, è visitabile la chiesa di San Bartolomeo dove sono conservati intorno alla navata due preziosi cori lignei realizzati da maestri certosini, il primo della metà del Cinquecento, il secondo del 1688. Alle pareti dipinti e affreschi che rappresentano glorie dei santi tra cui domina quello raffigurante il martirio dei certosini a Londra, dipinto con eleganza rubensiana e drammatico realismo ancora dal Balbi intorno al 1863.

 

La Cattedrale di Anagni e la Cripta di San Magno

Tutti conoscono Anagni come “La città dei Papi” ma in pochi sanno che il suo centro storico racchiude una gemma di incredibile bellezza. Stiamo parlando della Basilica di Santa Maria Annunziata, la splendida Cattedrale di Anagni, la cui architettura sobria nasconde nel cuore dei suoi sotterranei una cripta tanto speciale da essersi meritata il titolo di “Cappella Sistina del Medioevo”.

Dall’aspetto tanto sobrio quanto imponente, la Cattedrale di Anagni si mostra ai visitatori con una facciata in stile romanico emiliano-lombardo realizzata in pietra tartara e accompagnata dal suo campanile romanico che domina l’area antistante con i suoi 30 metri di altezza. Le origini della Cattedrale affondano le radici tra gli anni 1072-1104 quando fu costruita per volere del vescovo Pietro da Salerno. L’interno è diviso in tre navate e cattura subito l’attenzione per la pregevole bellezza della pavimentazione cosmatesca risalente al XIII secolo. Testimone di numerosissimi eventi storici, la Cattedrale di Anagni oggi offre ai visitatori un percorso museale particolarmente ricco che conduce alla scoperta di ben 11 punti di interesse. Si parte dalla Biblioteca che ospita 1814 volumi datati dal XV al XX secolo fino a raggiungere la protagonista per eccellenza dell’intero percorso: la Cripta di San Magno.

L’accesso ai sotterranei della Cattedrale di Anagni riserva una sorpresa eccezionale: la meravigliosa conservazione di un ricco ciclo di affreschi di ben 540 mq, risalente tra la fine del XII secolo e la metà del XIII e dedicato alla Salvezza dell’uomo, dall’origine fino al giorno del giudizio. Si tratta non a caso di una delle eredità più preziose del Medioevo, una vera rivelazione per la maggior parte dei visitatori.